Dichiarazione di Maurizio Turco e Irene testa, Segretario e Tesoriere del Partito Radicale:
Mentre noi abbiamo l’obiettivo di una piena separazione tra i poteri legislativo esecutivo e giudiziario, equilibrio che in Italia non si è mai riuscito a stabilire a causa di un parlamento pavido, c’è chi approfitta del fragile equilibrio per demolirlo ulteriormente.
C’è innanzitutto l’eversivo programma di superamento della democrazia rappresentativa che ha preso il via con la riduzione del numero di senatori e deputati, con la preannunciata abolizione del vincolo di mandato e con la prospettiva del superamento del parlamento stesso.
Programma al quale si affiancano i volenterosi carnefici dello Stato di diritto in cerca di escamotage che chiamano correttivi per giustificare il passaggio al taglio dopo tre voti contrari, tenuti insieme da un patto di potere volto alla gestione dell’enorme massa di denaro che dovrebbe arrivare dall’Unione europea e al controllo dell’elezione del Presidente della Repubblica.
Se fosse confermata la riduzione del numero di senatori e deputati è vero che l’attuale parlamento non sarebbe delegittimato; ma con quale faccia, se non la loro, potrebbero rimanere dove sono dopo aver spiegato che un parlamento così numeroso si traduce in una manica di parlamentari con forte presenza di incompetenti, incapaci e fannulloni?
Oggi l’alternativa non è tra centrodestra e centrosinistra ma tra le diverse culture politiche democratiche laiche federaliste e la cultura dell’ignoranza politica e del culto del potere.