(…) I quesiti referendari sulla giustizia e la riforma del Csm della Cartabia, sottolinea la responsabile giustizia della Lega, «sono due binari che corrono in parallelo e non sono sovrapponibili. I referendum affrontano criticità fondamentali di cui la politica dibatte da anni senza trovare soluzioni. (…) Il recupero di credibilità del sistema deve passare attraverso svolte coraggiose: responsabilità dei magistrati; abolizione dell’automatismo nell’avanzamento delle carriere; separazione tra giudici e pubblici ministeri; radicale riforma del Csm. Noi le soluzioni le abbiamo proposte più volte, invano, alle forze politiche; oggi le proponiamo ai cittadini, che sono stanchi di ritocchini e compromessi al ribasso. (…)
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