Si torni a proclamare il 20 settembre giorno di festa nazionale dopo che nel 1930 fu abolita dal fascismo per introdurre la festività dell’11 febbraio, data della firma del Trattato del Laterano tra il fascismo e la Santa sede.
Per laici e credenti: per quanti fanno loro il cavourriano motto “Libera chiesa in libero Stato”.
Oggi, nel nostro Paese è più diffusa di quanto non si creda un’esigenza laica. Da intendere come una certa concezione dei rapporti che devono regolare lo Stato e le Chiese; una dottrina dello Stato e della politica, una concezione “liberale” che contempla il senso dei limiti di ciascun potere nello Stato; la consapevolezza che le Chiese non possono essere assimilate ai “corpi” dello Stato; il sapere che lo Stato ha il diritto-dovere di tutelare l’assoluta aconfessionalità dei suoi organi. Laico è forza autonoma, intesa non come accumulazione di privilegi, ma come libertà liberatrice.
La breccia di Porta Pia, il 20 settembre, sono dunque il simbolo di una liberazione per tutti noi. Uno sprone per difendere quelle libertà, quei diritti – che vanno mazzinianamente coniugati ai “doveri” – per cui tanti hanno lottato, e ancora oggi, sono minacciati; e vanno difesi, tutelati, garantiti; ulteriormente ampliati.