LA MOZIONE APPROVATA DAL CONGRESSO
Il 42° Congresso del Partito Radicale riunito nel 70° anniversario della sua fondazione a Roma presso la casa circondariale di Rebibbia dal 23 al 25 gennaio 2025
– udite le relazioni del Segretario e del Tesoriere le approva;
– ringrazia Antonio Tajani, Segretario di Forza Italia, vice Primo ministro e Ministro degli Esteri per essere intervenuto ai lavori;
– ribadisce che non vi può essere pace tra gli Stati se non vi è pace negli Stati, se non sono riconosciute le libertà fondamentali a tutti i cittadini che abitano in quei territori;
– ribadisce il proprio sostegno a tutti i popoli e le etnie oppresse, come gli ucraini aggrediti e i moldavi e georgiani minacciati dalla Federazione Russa; come i cittadini russi che anelano alla libertà, sottoposti a un regime che non permette alcuna forma di dissenso; come i civili palestinesi, oppressi dal fondamentalismo di Hamas e dalla deriva oppressiva di varie forze politiche israeliane presenti anche nel governo; come gli afghani, abbandonati dalla comunità internazionale e sottoposti a un regime barbaro e segregazionista che non ha precedenti; come gli uiguri e i tibetani, vittime della repressione del Partito Comunista cinese che si rivolge anche verso qualsiasi forma di opposizione interna alla Cina.
– ribadisce il proprio sostegno allo Stato di Israele unica democrazia dell’area, paese circondato da stati autoritari, teocrazie, organizzazioni terroristiche, ma ne invita il governo a operarsi per una politica di protezione dei civili palestinesi e a isolare ogni estremismo.
– ribadisce il proprio sostegno al movimento “donna vita libertà” e a tutti coloro, in particolare le donne iraniane e afghane, che lottano per la libertà repressa da regimi teocratici oscurantisti e sanguinari;
– ribadisce, al cospetto degli attacchi a cui è sottoposta, il proprio sostegno alla Corte Penale Internazionale, la cui istituzione, legata a una lunga battaglia del Partito radicale, costituisce un fondamentale baluardo del diritto internazionale e della giustizia transnazionale.
– esorta le democrazie occidentali a vigilare sul crescente e sempre più rapido processo di condizionamento delle nuove tecnologie, spesso prive di qualsiasi forma di trasparenza, nella vita democratica, nelle comunicazioni e in molti aspetti della vita sociale.
– è convinto che nell’attuale contesto internazionale quella per una Federazione Europea – con al centro una serie di politiche comuni federali sugli affari esteri, la difesa, l’energia, la sanità pubblica, la ricerca – sia la madre di tutte le battaglie, o altrimenti l’Unione europea sarà destinata a soccombere.
Il Partito Radicale
di fronte all’involuzione e al degrado delle democrazie liberali e all’affermarsi di superpotenze autoritarie, a partire da Russia e Cina, e dall’involuzione populista ed estremista di alcune democrazie,
DELIBERA
di lanciare una campagna per la costruzione di una Organizzazione mondiale delle democrazie fondate sullo Stato di diritto democratico federalista laico, sul rispetto del diritto internazionale e sul confronto multilaterale per affrontare le sfide globali.
Sulla situazione italiana, il Partito Radicale,
– saluta positivamente l’avvio della riforma per la separazione delle carriere dei magistrati e ritiene che la necessaria, indispensabile riforma Radicale della Giustizia abbia bisogno di ulteriori radicali interventi;
– denuncia l’illegale situazione nella quale versano le carceri italiane e, pertanto, esprime il proprio sostegno all’intera comunità penitenziaria, ai direttori, alla polizia penitenziaria, ai detenuti, al personale e volontari tutti;
– un suicidio in carcere, il luogo dello Stato di massima sicurezza, è uno sfregio alla credibilità dello Stato stesso; l’aumento progressivo dei suicidi in carcere in presenza del “Piano nazionale per la prevenzione delle condotte suicidarsi nel sistema penitenziario per adulti” è il segno del fallimento delle politiche e delle condotte messe in atto sinora;
– denuncia la mancanza di un progetto di riforma organica dell’esecuzione penale e dell’ordinamento penitenziario volto alla soluzione dei problemi endemici del sistema penitenziario italiano come il sovraffollamento e i trattamenti contrari al senso di umanità;
– denuncia il gravissimo vulnus inferto alla Corte Costituzionale, organo supremo di garanzia, da un Parlamento che da mesi non riesce ad eleggere i quattro membri di sua spettanza e invita il presidente della Repubblica, quale garante della Costituzione, a levare formalmente, come sua prerogativa, un messaggio-monito al Parlamento;
– denuncia la situazione di vera e propria censura che continua a colpire il Partito Radicale, in particolare da parte del servizio pubblico e ritiene necessario approfondire ed estendere l’iniziativa politica e giuridica volta a combatterla;
– ritiene necessario ed urgente una azione di rientro graduale dal debito pubblico, che ha da poco superato i 3.000 miliardi di euro;
– ritiene sbagliata, dannosa e controproducente la scelta del Governo italiano di affrontare le questioni sociali privilegiando le politiche repressive e proibizioniste e mettendo in secondo piano il dibattito, l’informazione, la comprensione puntuale dei problemi;
– ritiene preoccupanti e potenzialmente pericolose le iniziative del Governo volte a predisporre iniziative di legge dirette a reprimere penalmente forme di manifestazione di protesta passiva e nonviolenta.
– si impegna a raccogliere le firme necessarie per il progetto di legge di iniziativa popolare “Zuncheddu” volta a garantire una provvisionale economica a chi alla fine di un processo è stato assolto;
Per il 2025 la quota minima di iscrizione è stabilita in euro 200.
Per i detenuti la quota minima è pari a 10 centesimi al giorno.