Oggi 16 novembre, a pochi mesi dalle elezioni nazionali previste per giugno 2018, la Corte Suprema Cambogiana, composta da nove membri tutti vicini al Partito di maggioranza guidato dal Primo Ministro Hun Sen, ha deciso lo scioglimento del principale partito di opposizione, il Partito di Salvezza Nazionale Cambogiano (Cambodia National Rescue Party – CNRP), che perde così tutti gli eletti nazionali e locali. I 55 seggi dei 123 all’Assemblea Nazionale detenuti dal CNRP saranno ridistribuiti tra diversi partiti minori che nelle elezioni del 2013 avevano raccolto appena il 6% del voto popolare. Inoltre, per 118 membri del partito, tra cui il leader in esilio Sam Rainsy e l’attuale presidente del partito Kem Sokha che rimane tutt’ora illegalmente incarcerato, scatta il divieto fare politica per cinque anni.
Il portaparola dell’opposizione Yim Sovann ha commentato lo scioglimento dichiarando che “non possono rimuovere il CNRP dal cuore dei cittadini. Questa è la fine della democrazia in Cambogia. Non abbiamo fatto nulla di male. Abbiamo lottato per la democrazia. Hanno ucciso la volontà di oltre tre milioni cambogiani.”
Il Presidente dei Parlamentari ASEAN per i Diritti Umani Charles Santiago ha rilasciato la seguente dichiarazione: “La Corte Suprema ha piantato l’ultimo chiodo nella bara della democrazia cambogiana. La sua decisione non solo elimina l’unico vero partito d’opposizione a meno di un anno delle elezioni, ma mina completamente il quadro istituzionale e lo stato di diritto in Cambogia.”
Tutti i 66 parlamentari del Partito di Salvezza Nazionale, insieme a tanti militanti cambogiani, sono iscritti al Partito Radicale Nonviolento Transnazionale Transpartito. Vari di loro, tra cui Sam Rainsy, la vice-presidente Mu Sochua e la vice-presidente della commissione affari esteri al Parlamento Saumura Tioulong, hanno partecipato alla Convention transnazionale tenutasi nella sede del Partito Radicale a Roma dal 27 al 29 ottobre e hanno ribadito l’imminente pericolo per la democrazia in Cambogia, pericolo che con questa decisione è si completamente avverato. A settembre, Sam Rainsy e Saumura Tioulong sono stati sentiti dalla Comitato Permanente per i Diritti Umani della Commissione Affari Esteri alla Camera dei Deputati e dai Senatori Luigi Manconi e Luigi Compagna al Senato della Repubblica.
Il Partito Radicale ricorda le somme spese dall’Unione europea e i suoi Stati membri per sostenere lo sviluppo democratico in Cambogia, che ammontano per il periodo 2014-2020 a ben 410 milioni di euro e chiede con urgenza che si prendano tutte le misure necessarie per contrastare la decisione presa della Corte Suprema e per il rilascio immediato di Kem Sokha, ivi incluso il rifiuto da parte dell’Unione europea di inviare Missioni di Monitoraggio elettorale e misure economiche nei confronti della Cambogia. Fa appello a tutti i suoi iscritti e ai Parlamentari italiani di intraprendere azioni urgenti e congrue alla situazione. Chiede inoltre che venga offerta protezione umanitaria e diritto di asilo a tutti i membri dell’opposizione cambogiana che ne faranno richiesta.
Il Partito Radicale Nonviolento Transnazionale Transpartito ribadisce l’urgenza di un grande dibattito all’interno di tutte le Istituzioni nazionali e internazionali per la transizione comune verso lo Stato di Diritto e per il diritto alla conoscenza come strumento fondamentale per la democrazia.