Martedì 19 dicembre la Commissione Affari Esteri della Camera, presieduta dall’On. Fabrizio Cicchitto, ha adottato una risoluzione che condanna la repressione in atto da mesi in Cambogia ad opera del governo guidato da 32 anni dal Primo Ministro Hun Sen. Il testo depositato dall’On. Pia Locatelli, presidente del Comitato Diritti Umani che opera nell’ambito della Commissione Esteri, deplora le violazioni perpetrate, sotto un’apparente copertura legale, ai danni del principale partito d’opposizione per azzerare ogni agibilità politica.
Il testo, scaturito a seguito di un’audizione accordata dall’On. Locatelli ai parlamentari cambogiani Rainsy Sam e Saumura Tioulong accompagnati dai membri della Presidenza del Partito Radicale Elisabetta Zamparutti e Matteo Angioli e dalla Rappresentante del PR all’ONU Laura Harth, mira a ripristinare il rispetto dei diritti civili e politici fondamentali in Cambogia e porta conoscenza sulla condizione di un paese che sta tornando sempre più sotto la sfera d’influenza cinese.
La risoluzione condanna infatti la decisione del governo di Hun Sen di sciogliere, con un uso politico della magistratura, il Partito di Salvezza Nazionale Cambogiano di Sam Rainsy, in esilio da anni, e Kem Sokha, in carcere dal 3 settembre di quest’anno, entrambi iscritti al Partito Radicale come tutti i 66 (oramai ex) parlamentari dell’opposizione.
La Commissione impegna inoltre l’esecutivo a esprimere tale condanna in tutte le sedi internazionali e ad ottenere informazioni relative al processo a carico di Kem Sokha e di altri oppositori illegalmente detenuti, e chiede all’Italia di coordinarsi con i paesi firmatari degli Accordi di Parigi del 1991, tra i quali i membri del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, a riprendere il processo di democratizzazione in Cambogia, a partire dallo svolgimento di elezioni libere e giuste per il popolo cambogiano previste per il 29 luglio 2018.
Con questa risoluzione, l’Italia si unisce a Stati Uniti, Canada, Francia, Australia, UE e all’Assemblea Parlamentare dell’ASEAN (Associazione delle Nazioni del Sud-Est Asiatico) che già hanno condannato l’attacco sferrato dal Primo Ministro Hun Sen contro le forze democratiche di quel paese.