Maurizio Bolognetti, membro della Presidenza del Partito Radicale, in sciopero della fame dal 27 febbraio ha scritto al presidente della Repubblica la seguente lettera:

Signor Presidente,
dal 27 febbraio sto dando corpo alla mia fame di democrazia, di giustizia, di verità. Da 35 giorni sto opponendo alla violenza di coloro che vorrebbero spegnere le frequenze di Radio Radicale, organo di informazione che nel suo agire quotidiano ha onorato il diritto di un popolo a poter conoscere per deliberare, l’esercizio di un dialogo nonviolento attraverso lo sciopero della fame.
Il 27 luglio del 2015, signor Presidente, Lei ebbe a scrivere uno straordinario messaggio nel quale tra l’altro era dato leggere quanto segue: “C’è un lavoro di conoscenza che non va mai interrotto e che è intimamente connesso con l’azione politica. La conoscenza – e il diritto alla conoscenza – è un tema emergente della nostra epoca, che merita attenzione a livello dello stesso sistema delle Nazioni Unite”. Quel messaggio era rivolto agli organizzatori della conferenza “Universalità dei Diritti Umani per la transizione verso lo Stato di Diritto e l’affermazione del Diritto alla Conoscenza”, tra cui figurava il Partito Radicale.
Il tema, come sa, era molto caro a Marco Pannella.
Oggi più di ieri, il leggere le sue parole – mi consenta l’espressione – è di conforto. Parole di cui occorre farsi forti e ricavarne la forza necessaria per battersi in difesa di un diritto che dà sostanza alla parola democrazia. Democrazia, signor Presidente, è conoscere per deliberare.
Cordialmente.

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