“L’incomprensibile decisione dell’ attuale Governo di non rinnovare la convenzione con Radio Radicale è semplicemente inaccettabile. Da cittadina invito il Governo a rivedere una decisione che contrasta con i dichiarati propositi di cambiamento. Non si può spegnere quella voce che da decenni ha garantito, tra l’altro, trasparenza del dibattito parlamentare nonché la pubblicità dei più importanti processi penali di questo Paese. Anche in nome della mia famiglia ringrazio Radio Radicale per l’ essenziale copertura mediatica dei processi Borsellino quater e quello relativo al depistaggio. Non si può e non si deve spegnere tale voce dai cui microfoni sono passate stagioni memorabili di conquiste sociali, economiche e politiche. Invito pertanto il Governo, e in particolare il Presidente del Consiglio anche a nome della mia famiglia, a farsi carico di rivedere tale decisione che produrrebbe tra l’ altro problematiche occupazionali e la dispersione di un enorme materiale di archivio sulla storia degli ultimi decenni.”