Alle 4 di notte del 17 giugno di 36 anni fa veniva arrestato nell’albergo romano in cui alloggiava Enzo Tortora, popolarissimo personaggio televisivo. La sua drammatica vicenda divenne per il Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito il simbolo dei tanti problemi della giustizia e di questo paese.
I due sostituti procuratori responsabili del suo caso non mancarono di fare carriera, divenendo uno procuratore nazionale antimafia, l’altro componente del CSM.
In quegli anni Enzo Tortora con il Partito Radicale, il Partito Socialista e il Partito Liberale proposero un pacchetto di referendum sulla “giustizia giusta”. Uno era sulla responsabilità civile dei magistrati, votata da oltre l’80% dei cittadini; un altro era sul sistema elettorale del CSM di cui oggi tanto si discute: furono i giudici della Corte Costituzionale a dichiararlo inammissibile. Quesito analogo sul CSM venne poi riproposto dal Partito Radicale nel 2000 ma nel totale silenzio dell’informazione il quorum non venne raggiunto.
La questione giustizia, fulcro dell’analisi del Partito Radicale sulla democrazia reale italiana, conosciuta come “caso italia”, ha avuto in Enzo Tortora uno dei migliori testimoni e militanti, eletto nelle liste del Partito Radicale al Parlamento europeo si dimise per essere libero di difendersi. Enzo è stato anche Presidente del Partito Radicale.