A seguito delle note disposizioni governative giungono di ora in ora sconvocazioni di manifestazioni per il NO al referendum confermativo promosse in diverse regioni dal Partito Radicale .
Questo compromette quel poco di campagna consentita ai promotori del NO alla riduzione dei parlamentari, sinora ignorata dai mass media e gravata da mesi di informazione unilaterale sulle ragioni dei promotori della riduzione dei parlamentari.
Chiediamo quindi al Governo di sospendere il voto referendario e rinviarlo al 31 maggio.
Infatti qualora fossero violati i diritti di pubblicità e di informazione (comizi e dibattiti) relativi al referendum o addirittura impedito il movimento di persone verso i seggi nei comuni interessati all’ epidemia di coronavirus, o il movimento da e per i Comuni sottoposti a cordone sanitario, che impedirebbe ai votanti di uscire per recarsi nel seggio di altro Comune o di tornare nel proprio Comune per votare. Il risultato del referendum potrebbe essere annullato, specie se il 29 marzo fossero interessate a restrizioni grandi città come Milano, Venezia, Torino etc in presenza di evidententi violazioni dei diritti dei votanti dovrebbero essere i Comitati ad eccepire sulla regolarità del voto, anche e soprattutto in assenza di provvedimenti da parte del Governo. Se fossero violati questi principi fondamentali si dovrebbe ricorrere alla Corte Costituzionale sull’esito stesso del referendum.
Molto giusto.
Grande bagarre mefiatica.
Sanità vs Salute da mancanza di vitamine C e D e necessità di una alimentazione con controllo glicemico.
I virus altrimenti trovano. ospitalità in un corpo che è come un pesce nell’acua zuccherata.