Dichiarazione di Maurizio Turco e Irene Testa, Segretario e Tesoriere del Partito Radicale:
Il Parlamento ungherese ha autorizzato il premier Victor Orban ad utilizzare “pieni poteri” per il coronavirus.
Era inevitabile che accadesse, è la logica conseguenza di un leader europeo che aveva definito quella ungherese una democrazia illiberale.
E ce lo ricordiamo l’ex Presidente della Commissione Europea, Junker, accoglierlo a Bruxelles chiamandolo scherzosamente “dittatore”.
E ce lo ricordiamo il via vai di lettere tra Bruxelles e Budapest ma anche con Varsavia. Bruxelles che richiamava i due paesi a dare conto di alcune scelte che “apparivano” in contrasto con i principi sui quali poggia (teoricamente) l’Unione europea (libertà, democrazia, rispetto dei diritti dell’uomo, delle libertà fondamentali e dello Stato di diritto). E le giustificazioni che non giustificavano un bel nulla. E nel frattempo la “democrazia reale” che avanza a grandi passi.
Oggi l’epilogo e dall’Ungheria si leva potente il rantolo dell’Unione europea.
De Gasperi, Adenauer, Spinelli scolpite su edifici e sale delle istituzioni europee assomigliano tanto alle strisce di pergamena con le frasi bibliche che esibivano i farisei.
