Vent’anni dalla scomparsa di Adelaide Aglietta.

Adelaide è nata a Torino il 4 giugno 1940, ha iniziato a militare nel Partito Radicale nel 1974 partecipando alla campagna sul divorzio, subito dopo partecipa alla campagna sulla legalizzazione dell’aborto fondando il Centro d’informazione sulla sterilizzazione e sull’aborto di Torino.

Nel 1976 viene eletta segretaria del Partito Radicale, prima donna in Italia a ricoprire la carica di segretaria di un partito politico. Da segretaria promuove e raggiunge l’obiettivo della raccolta di firme degli “otto referendum contro il regime”. Per 73 giorni fa uno sciopero della fame per il rispetto della riforma carceraria, contro l’insediamento delle carceri speciali.
Nel 1978, dopo il rifiuto di quasi cento cittadini, viene sorteggiata quale giurato popolare nel processo ai capi storici delle Brigate Rosse, con la sua accettazione consente la formazione della giuria e la tenuta del processo.
Nel 1979 viene eletta al parlamento italiano nelle liste del Partito Radicale, diviene presidente del gruppo radicale alla Camera dei deputati e conduce insieme al gruppo una dura battaglia parlamentare ostruzionistica sulle leggi d’emergenza. Viene rieletta nel corso delle elezioni del 1983 restando in carica sino al 1985, quando si dimette per permettere la rotazione.
Rieletta nel 1987 da un contributo determinante al superamento del regime delle carceri speciali e coordina la campagna del Partito Radicale fino alla vittoria definitiva in Cassazione sul caso giudiziario di Enzo Tortora.
Nel 1988 è eletta in una lista unitaria di Verdi, Radicali e Ambientalisti al Consiglio comunale di Trieste. Tra i fondatori dei Verdi Arcobaleno nel 1989 viene eletta al Parlamento europeo e rieletta nel 1994 con le liste Verdi.
Scompare a Roma il 20 maggio 2000.

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