ABORTO * Denunciata alla Corte dei Conti per danno erariale la giunta della Regione Umbria

Dichiarazione di Maurizio Turco (segretario), Irene Testa (tesoriere)ed Angela Furlan (avvocato, membro Consiglio generale):

A nome e per conto del Partito Radicale abbiamo presentato un esposto alla Corte dei Conti per denunciare le responsabilità della Giunta della Regione Umbria, a guida Donatella Tesei, per quanto deciso lo scorso 10 giugno in materia di aborto farmacologico (RU486): la Regione  ha disposto che la somministrazione della pillola abortiva non debba più avvenire in regime di day hospital superando così le disposizioni previste dalla delibera n. 1417 del 4 dicembre 2018. 
La denuncia è fondata sul fatto che “è del tutto ragionevole ritenere che si possa ravvisare un danno erariale nell’aggravio di spesa pubblica che potrebbe verificarsi, da ora in avanti, a causa del superamento dell’opportunità di sottoporsi ad IVG farmacologica in regime di day hospital, essendo senza dubbio più oneroso un ricovero ordinario di 3 giorni… che, di fatto, tornerà ad essere la sola strada percorribile.
La denuncia chiede anche di accertare le eventuali responsabilità della Giunta precedente, a guida Catiuscia Marini, per il ritardo con cui quest’ultima aveva approvato la somministrazione della RU486 in regime di day hospital. Nel 2010 un Comitato Tecnico Scientifico ad hoc aveva dato il suo benestare per questa somministrazione e predisposto le linee guida; nel 2011 la Regione aveva approvato ma la decisione fu assunta solo a dicembre 2018.
Gli esponenti sottolineano che “è ugualmente ragionevole ritenere che si possa ravvisare un danno erariale altresì nell’aggravio di spesa pubblica che potrebbe essersi verificato tra gli anni 2011 e 2018 a causa della mancata applicazione delle linee guida preadottate fin dal 2011 che prevedevano sia il ricovero ordinario che quello in day hospital … quest’ultimo, però, reso opzionabile solo a fine 2018.

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