dichiarazione di Maurizio Turco e Irene Testa, segretario e tesoriera del Partito Radicale:
La legge sulla sicurezza approvata dal parlamento cinese è tarata sulla repressione di qualsiasi forma di dissenso. Sopratutto contro quello del popolo di Hong Kong che ha dovuto capire ben presto la differenza tra l’essere una colonia britannica e il ricongiungersi alla “madrepatria”.
Non mancheranno note di biasimo provenienti dai quattro angoli del mondo. Che si aggiungeranno alle celebrazioni annuali della strage di Piazza Tienanmen, al ricordo perpetuo dello sterminio culturale e fisico -non ancora completato – degli uighuri e dei tibetani, al sottolineare la negazione della libertà alla maggioranza Han.
Ormai sappiamo tutto della natura del regime comunista cinese.
Il mondo occidentale dello stato di diritto, dei diritti umani fondamentali e universali (per tutti e ovunque) ha l’obbligo di non concedere al regime comunista cinese di diventare l’alternativa alle decrepite democrazie liberali.
Occorre rafforzare le nostre democrazie per liberare i popoli cinesi.
L’esortazione finale è troppo generica per rappresentare il partito radicale transnazionale che ha Gandhi nel simbolo.
Messo a fuoco il tema: la debolezza della democrazia, dello stato di diritto. Si percepisce come la gente sia assuefatta al concetto di libertà e non gli dia valore. Sarebbe necessario lanciare delle proposte di lotta e sensibilizzazione.