Il referendum costituzionale per la riduzione del numero dei parlamentari è accompagnato da una disinformazione e un intrattenimento televisivo, regolato dalle urgenze del regime partitocratico che prescindono dall’emergenza sanitaria del coronavirus.
“Bavaglio” che è una pratica del servizio “pubblico” che ha accompagnato tutte le campagne referendarie, senza informazione, senza un dibattito approfondito, e tutte le iniziative politiche di riforma, promosse dal Partito Radicale.
ROMA Martedì 18 agosto 2020 NO BAVAGLIO AL REFERENDUM
Dalle ore 9 alle ore 11 dirigenti e militanti del Partito Radicale manifesteranno davanti a Montecitorio, per dire NO Bavaglio al Referendum: alla sfregio della Costituzione, della democrazia, del Parlamento, del diritto del cittadini ad essere liberamente informati e rappresentati. I cittadini sono invitati a partecipare.
#NoBavaglioalRederendum
Caro partito, la vostra voce di dibattito e riflessione servirebbe tanto qui in Puglia, dico la vostra perché credo siate persone in grado di risvegliare il senso civico del ragionamento e del desiderio, della fame di conoscenza. In particolare mi piacerebbe ascoltarvi nella mia città che è Lecce. Nel mio piccolo invito a capire che è un referendum che non ha senso se prima non si programmano gli eventuali cambiamenti complessivi di questa modifica costituzionale e quindi tutte le conseguenze, e che le motivazioni del Si non sono sufficientemente soddisfacenti su tutti i punti, facilmente commentabili e criticabili se si conoscessero i fondamenti della costituzione. Mi rendo conto che anche chi come me ha studiato la costituzione, forse ne sa poco del sentimento profondo di certi valori che dovrebbero modificarsi a casaccio solo per una voglia di novità e, come la chiamano, modernità o cambiamento (parola usata con troppa leggerezza e senza alcun significato, dove si vuole arrivare non lo si capisce!!). Quello che sento anche da parte di ragazzi universitari mi turba e mi frustra, non c’è senso critico, non c’è umiltà, tutti vogliono avere la parola pur senza fondamenti, come è in generale nella nostra attualità! Un caro saluto, sarò con voi con il cuore! Noemi
Ascoltando Radio Radicale ho maturato questa idea/proposta:
La partitocrazia auspica la riduzione del numero dei parlamentari per non doversi confrontare con alcuni partiti percentualmente minori (come il Partito Radicale) solitamente meno inclini all’omologazione pretesa dai “grandi”.
Sarebbe preferibile avere un sistema elettorale che prevedesse il proporzionale puro e una maggioranza (%) mobile per l’approvazione in Aula rappresentata dalla percentuale ottenuta dalla coalizione che ha vinto le elezioni senza “elargire” premi di maggioranza e facendo in modo che tutti i cittadini siano rappresentati tramite i loro rappresentanti senza alcuna soglia di sbarramento.
In questo modo il ruolo del Parlamento tornerebbe centrale e tutti i partiti, soprattutti quelli minori, potranno finalmente tornare ad essere rappresentati ed vere un ruolo fondamentale nel dibattito politico. È tanto stravagante questa mia proposta?
Iniziative a Napoli in merito ?
sono d’accordo, è superfluo aggiungere altro