La Commissione, per il momento costituita unicamente da avvocati iscritti al Partito Radicale, ha lo scopo primario di ribaltare quella che è la narrazione mainstream sulla Giustizia.
La Giustizia italiana è profondamente malata, lo sanno gli operatori del settore, lo sanno i cittadini che alla giustizia si rivolgono o che nella giustizia incappano, ma non lo sanno ancora milioni di persone che, fortunate loro, con la giustizia Italiana non hanno mai avuto a che fare.
Eppure nella narrazione dominante il problema Giustizia è sostanzialmente nascosto, roba per iniziati, e conseguentemente non compare nell’agenda politica del Paese.
Troppo potere, troppi interessi negano all’Italia un percorso di riforme che possa garantire una giustizia giusta.
Sono sistematicamente taciute le disfunzioni croniche della giustizia civile e della giustizia amministrativa, che relegano l’Italia in fondo alle classifiche mondiali quanto ad efficienza del servizio, mentre, per il penale, vengono sistematicamente organizzati processi mediatici, atti a far credere che la macchina funziona e dove le condanne dei media anticipano, senza appello, il processo vero e proprio.
In questo contesto gli stessi avvocati, identificati dai media coi propri assistiti, vengono rappresentati non già come figura fondamentale e indispensabile per il corretto funzionamento della giurisdizione e del processo, bensì, nella migliore delle ipotesi, come un inutile intralcio.
Il ruolo dell’informazione è dunque centrale per cercare di porre al centro dell’agenda politica del Paese un progetto di riforme di sistema, ordinamentali, processuali e sostanziali.
Cercheremo di intervenire su questo, così come cercheremo di intervenire puntualmente sui lavori delle istituzioni nazionali ed europee e dovremo fare lo sforzo di concepire un pacchetto di leggi di riforma, a seconda della loro urgenza, che possa fungere da base per l’iniziativa politica del Partito Radicale.
Sullo sfondo resta l’ipotesi di una primavera referendaria, centrata su giustizia e informazione, della quale discuteremo nel prossimo Congresso.
Per dar corpo al progetto, dovremo anzitutto decidere insieme come organizzarci, come organizzare i nostri lavori e come organizzare la presenza della Commissione Giustizia del Partito Radicale sul territorio per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle nostre iniziative. Per intanto, come prima ipotesi operativa, mettiamo sul tavolo una bozza di proposta di legge per l’istituzione di una Commissione Parlamentare di inchiesta per far vera luce sullo scandalo, antico, delle nomine dei capi degli uffici giudiziari decise dal CSM sulla base di logiche spartitorie tra le correnti.
Maurizio Turco Irene Testa Giuseppe Rossodivita
Segretario Tesoriere Pres. Commissione Giustizia
desidero ove possibile avere informazioni come dare un contributo con testimonianza e documenti alla richiesta della commissione parlamentare da parte della commissione giustizia del partito radicale.
Cordialmente
Dovreste indagare sui Tribunali di Torino, luoghi di malaffare dove buffoni in toga
prendono per i fondelli i cittadini. La Procura archivia selvaggiamente tutto quello che vuole, e ha trovato l’escamotage perfetto: basta etichettare il caso come fascicolo K e la denuncia del “cittadino di serie B” può buttarla direttamente nella monnezza. Non si degnano nemmeno più di avvisarti della richiesta di archiviazione: tu presenti denuncia anche su fatti ignominiosi e non ne sai più nulla, e se vai a chiedere al REGE ti rispondono perfino che quella denuncia non è mai esistita (che tu hai presentato denuncia mentre eri sonnambulo). Del gratuito patrocinio ne vorrei parlare a quattrocchi con qualcuno: così potrei fare anche nomi e cognomi, anche di certi “vip”. Una storia interessante su quello che combinano gli avvocati ve la racconto io: dovreste solo darmi la parola. Tra avvocati iscritti alle liste del gratuito che per prima cosa pretendono soldi, e li pretendono A MUSO DURO, e difensori d’ufficio che approfittandosi della vulnerabilità della persona che dovrebbero tutelare estorcono la nomina di fiducia. E il TAR Piemonte che rigetta il 90% dei ricorsi dei cittadini perchè ha giurato amore eterno alla Pubblica Amministrazione, e la Commissione per il gratuito patrocinio che respinge TUTTE le istanze di ammissione, ormai da più di due anni?? Di quella ne vogliamo parlare? Cari amici, voi che state lassù, cercate di parlare direttamente con le parti lese, con le vittime di Stato, per avere un’idea di cosa succede quaggiù. Grazie
Buongiono a tutti voi del Partito Radicale.Vorrei tanto rendere partecipe la Signora
Bernardini che ho 70 anni e ho pubblicato per la casa Editrice Aracne un libro biografico che ho intitolato (Sequestro di identità) che parla dei miei 13 anni e 1 mese che ho scontato dentro i muri perimetrali di tre carceri e quattro mura di una cella senza mai vedere il ‘Sole’ né aver mai avuto un permesso anzi me lo concessero dopo 12 anni e il giorno dopo mi chiusero di nuovo con l’allucinante/terrifica adduzione di non avermi trovato in casa alle 2 del mattino.
Sono colpevole di aver commesso una decina di furti si! (no droga,no armi,no sangue) e quel che ho patito lo spiego bene nel mio libro che tocca tutti i temi a Voi cari ossia,gli abusi e sopprusi di una giustizia ingannevole contro gli inermi,le aree trattamentali inutili e spesso non per colpa loro,poilitica ,giudici e,tanto tanto altro.Non cerco nè fama nè denaro,vorrei soltanto che leggeste il mio libro per far sapere a tutte quelle persone che si credono al sicuro dalle infamità della giustiziae e dai suoi manutengoli,che il pericolo di essere arrestati per reati non commessi è sempre dietro l’angolo.Ovviamente non mi riferisco alle persone abbienti che da sempre per il loro censo,il loro retaggio e,le loro conoscenze altolocate, hanno sempre raggirato la legge,che per i poveri disgraziati si applica,per i ricchi invece si interpreta.Il mio tel.3515605679.Auguri di buon lavoro a tutti e,s’è possibile vorrei far parte del Vostro Partito.Cordiali saluti Gilberto Popolo.