COVID 19 – si apre il dibattito su “scienza aperta” passando per informazioni aperte

Tre Agenzie delle Nazioni Unite hanno unito le forze per lanciare un appello per una spinta globale verso la “scienza aperta”, citando il valore della cooperazione nella risposta a COVID-19 e i pericoli di trattare la conoscenza basata sull’evidenza come un bene esclusivo, o semplice questione di opinione. 

Audrey Azoulay, Direttore Generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura (UNESCO), Tedros Adhanom Ghebreyesus, Direttore Generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e Michelle Bachelet, Alto Commissario per i diritti umani delle Nazioni Unite (OHCHR), hanno affermato che è giunto il momento di garantire che i benefici della scienza possano essere condivisi da tutti.  Anche l’influente CERN sta sostenendo la richiesta. Per l’OMS, “La condivisione di dati e informazioni spesso tenute segrete o protette dalla proprietà intellettuale potrebbe far avanzare in modo significativo la velocità di sviluppo delle tecnologie”; per l’UNESCO, “La lotta globale contro COVID-19 ha evidenziato la necessità di un accesso universale alla scienza come mai prima d’ora e il potenziale della cooperazione.  Oggi i modelli scientifici chiusi non funzionano più, perché amplificano le disuguaglianze tra Paesi e ricercatori e perché mettono a disposizione del progresso scientifico solo una minoranza”. C’era l’urgente necessità di aprire e democratizzare la scienza, non solo liberalizzando l’accesso alle pubblicazioni, ma rendendo l’intero processo scientifico più accessibile, più trasparente e più partecipativo attraverso la condivisione di dati, protocolli, software e infrastrutture. I 193 Stati membri dell’UNESCO hanno già dato mandato all’organizzazione di elaborare uno strumento internazionale, una raccomandazione su come costruire una visione coerente della scienza aperta, con un insieme condiviso di principi e valori generali. La prima bozza è stata completata il mese scorso e il testo è ora aperto ai commenti, con i paesi che dovrebbero adottare una versione finale entro la fine del 2021. 

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