La missione congiunta delle Nazioni Unite e dell’Unione Africana nella regione sudanese del Darfur (UNAMID) terminerà ufficialmente le operazioni giovedì, quando il governo del Sudan assumerà la responsabilità della protezione dei civili nell’area.
L’UNAMID ha confermato la decisione di chiudere la missione, che ha fatto seguito all’adozione all’unanimità di una Risoluzione del Consiglio di sicurezza il 22 dicembre, e ai progressi compiuti dal governo di transizione del Sudan nell’affrontare il conflitto nel Darfur. A ottobre, circa due anni dopo la rivoluzione sudanese, che ha portato al rovesciamento del leader di lunga data Omar Al-Bashir nell’aprile del 2019, è stato raggiunto un accordo di pace fondamentale tra le autorità sudanesi e due gruppi armati in Darfur. Le ultime pattuglie dell’UNAMID e gli altri compiti di mandato si svolgeranno giovedì e, a partire dal 1° gennaio 2021, le truppe e il personale di polizia dell’UNAMID si concentreranno sulla sicurezza durante un periodo di prelievo graduale di sei mesi. Il processo dovrebbe portare al ritiro di tutto il personale civile e in uniforme dell’UNAMID dal Sudan entro il 30 giugno 2021, ad eccezione di una squadra di liquidazione che finalizzerà le questioni in sospeso e completerà la chiusura amministrativa della missione. Le Nazioni Unite continueranno comunque a sostenere il Paese attraverso il suo Country Team ONU e la Missione Integrata di Assistenza alla Transizione in Sudan (UNITAMS), che aiuterà il Consiglio Sovrano congiunto militare-civile – che attualmente governa il Paese fino alle elezioni – nella riforma della governance e nei suoi sforzi per risolvere la profonda crisi economica del Paese.
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