36 organizzazioni della società civile chiedono maggiori garanzie per i diritti umani nell’Accordo complessivo sugli Investimenti Ue-Cina

In vista della prossima sessione plenaria del Parlamento europeo, oggi il Partito Radicale, insieme a 35 organizzazioni della società civile (OSC), ha lanciato un appello congiunto alle istituzioni europee chiedendo l’inclusione di clausole esigibile sui diritti umani nell’Accordo complessivo sugli Investimenti Ue-Cina (CAI).

Nell’appello le OSC esprimono “grave preoccupazione” per l’omissione di un capitolo sui diritti umani dalla discussione sull’accordo e il suo testo finale. Affermano che tale omissione “segnala che l’Unione europea spingerà per una più stretta cooperazione [con la Cina] indipendentemente dalla portata e dalla gravità delle violazioni dei diritti umani compiute dal Partito Comunista Cinese, anche quando Pechino è in aperta e diretta violazione dei Trattati internazionali e continua a rifiutare il suo consenso al monitoraggio internazionale sulla situazione dei diritti umani”.

L’appello è indirizzato alla Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen; al Presidente del Consiglio europeo, Charles Michel; al Commissario per il Commercio, Valdis Dombrovskis; all’Alto Rappresentante dell’Unione per gli Affari esteri e la Politica di Sicurezza, Josep Borrell; e al Presidente del Parlamento europeo, David Sassoli.

Facendo riferimento alle crescenti prove sul lavoro forzato e le varie Risoluzioni del Parlamento europeo circa il lavoro forzato in Tibet e nello Xinjiang, le OSC concludono che:

“E’ quindi evidente che l’Unione europea abbia l’obbligo secondo Trattato, nonché il dovere morale, di difendere i suoi principi fondanti di democrazia, stato di diritto e l’universalità dei diritti umani nei suoi negoziati con la Repubblica popolare cinese. Questo è un obbligo non solo nei confronti delle persone che soffrono di oppressione e gravi violazioni dei diritti umani, ma anche per sostenere l’ordine internazionale basato sulle regole.”

Forniscono le seguenti raccomandazioni:

“Chiediamo all’Unione europea e alle sue Istituzioni di garantire che la Cina ratifichi le Convenzioni fondamentali sui diritti umani prima di entrare nell’Accordo, principalmente l’ICCPR e le Convenzioni fondamentali dell’OIL.

“L’Accordo dovrebbe anche includere delle clausole sui diritti umani tramite un Capitolo sul Commercio e lo Sviluppo Sostenibile (TSD) che utilizzi un linguaggio vincolante e preveda meccanismi di applicazione efficaci in caso di violazione, la creazione di un gruppo consultivo interno dell’Ue (EU Domestic Advisory Group) e meccanismi di monitoraggio e reclamo efficaci sui diritti umani a disposizione dalle popolazioni colpite e da ONG per la difesa dei diritti umani. Questo meccanismo dovrebbe contribuire a garantire che l’Accordo sia attuato in conformità con il diritto internazionale sui diritti umani.  

“In fine, sollecitiamo con urgenza le Istituzioni europee ad adottare alla massima trasparenze nell’ulteriore processo di negoziazione per consentire un dibattito pubblico e parlamentare adeguato e informato.

FIRMATARI:

Anti-Slavery International – Campaign for Uyghurs – Centre for Labour Rights in Albania – China Aid Association – Chinese Human Rights Defenders – Christian Solidarity Worldwide – Clean Clothes Campaign European Coalition – ETUC European Trade Union Confederation/Confédération Européenne des Syndicats – European Values Center for Security Policy – Fair Action – Federazione italiana Diritti Umani – Gender Alliance for Development Center–Albania – Global Committee for the Rule of Law “Marco Pannella” – Hong Kong Global Connect – Hong Kong Watch – Human Rights Foundation – Human Rights in China – ICNA Council for Social Justice – Ilham Tohti Initiative – IndustriAll Europe – International Campaign for Tibet – International Federation for Human Rights – International Service for Human Rights – International Trade Union Confederation – Montreal Institute for Genocide and Human Rights Studies – No Business With Genocide – Nonviolent Radical Party, Transnational Transparty – Safeguard Defenders – Society for Threatened Peoples – SÜDWIND–Institut für Ökonomie und Ökumene – The Rights Practice – Uyghur Association of Victoria, Australia – Uyghur Center for Human Rights and Democracy – Uyghur Human Rights Project – Unrepresented Nations and Peoples Organization – World Uyghur Congress

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