Il ritorno ufficiale degli Stati Uniti all’Accordo di Parigi sul cambiamento climatico rappresenta una buona notizia per il Paese e il mondo. Gli Stati Uniti, sotto l’amministrazione Trump, si sono ritirati dal Trattato di riferimento per frenare il riscaldamento globale, ma il Presidente Joseph Biden ha invertito la decisione quando ha assunto l’incarico a gennaio.
Per il Segretario Generale dell’ONU, “Negli ultimi quattro anni, l’assenza di un giocatore chiave ha creato un vuoto nell’accordo di Parigi; un anello mancante che ha indebolito l’insieme”. Descrivendo l’occasione come “un giorno di speranza”, il Segretario Generale ha detto di essere particolarmente lieto di commemorare l’evento con John Kerry, l’inviato speciale del presidente USA per il clima. L’accordo di Parigi mira a limitare l’aumento della temperatura globale a 1,5 Celsius sopra i livelli preindustriali, riducendo le emissioni di gas serra. Richiede ai paesi di impegnarsi in azioni climatiche sempre più ambiziose attraverso piani noti come contributi nazionali determinati (NDC).Nonostante il risultato storico del trattato, il Segretario Generale ha detto che gli impegni finora non sono stati sufficienti, come evidenziato dalle temperature globali record e dai livelli di anidride carbonica. Con la Conferenza delle Nazioni Unite sul clima che si terrà a Glasgow a novembre, Guterres ha etichettato il 2021 come un anno “cruciale” per l’azione sul clima. La Conferenza, conosciuta come COP26, sarà “un’occasione per fare o disfare” per il comune futuro globale, ha detto.
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