Grazie al Ministro Cartabia la Costituzione torna ad essere premessa del Governo della Giustizia.
Correttamente il Ministro della Giustizia non promette ma riconosce che il contesto politico non consente alcune riforme, quelle più radicali e a nostro avviso più urgenti.
Se la politica non ce la fa è necessario mettere i cittadini in condizione di farlo attraverso il referendum come previsto dalla Costituzione.
Per quanto riguarda il programma lo sottoscriviamo auspicando che la maggioranza che sostiene il Governo sostenga anche il programma illustrato e lo faccia con la massima urgenza.
Finalmente qualcuno dalle istituzioni non fa orecchie da mercante alle denunce fatte dal Dott. Palamara, ex Presidente dell’ANM e già membro del CSM, sulle quali continuiamo a ritenere urgente costituire una Commissione parlamentare d’inchiesta con i poteri giudiziari.
Attuazione dell’art. 102 c. 3 della Costituzione:
“La legge regola i casi e le forme della partecipazione diretta del popolo all’amministrazione della giustizia”.
Bisogna scrivere e approvare la prevista legge regolatrice.
E qual’è il significato della partecipazione diretta del popolo all’amministrazione della giustizia se non quello di poter controllare direttamente la liceità e correttezza dell’operato dei magistrati ? Il potere popolare sopra tutto a cui rispondono gli altri tre poteri.