I Presidenti del Consiglio europeo e della Commissione europea in visita in Turchia

La visita ad Ankara è stata la terza e ultima tappa di un viaggio di tre giorni del Presidente Michel: le prime due a Tripoli e a Tunisi. Il 6 aprile il Presidente Charles Michel e la Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen hanno incontrato il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan ad Ankara per discutere delle relazioni UE-Turchia.

Il Presidente Michel ha ribadito l’interesse dell’UE a sviluppare una relazione cooperativa e reciprocamente vantaggiosa; ha inoltre condiviso la sua profonda preoccupazione per gli ultimi sviluppi in Turchia per quanto riguarda lo Stato di diritto e il rispetto dei diritti fondamentali. Ha accolto con favore il proseguimento dei colloqui esplorativi bilaterali tra Grecia e Turchia e l’imminente visita del ministro degli Esteri greco in Turchia. Ha inoltre sottolineato l’impegno costante dell’UE a favore dell’avvio di colloqui per la risoluzione della questione cipriota e attende con interesse la prossima riunione informale al riguardo. Secondo il Presidente Michel, “L’UE è pronta a presentare un’agenda positiva per le relazioni UE-Turchia basata su tre pilastri: cooperazione economica, migrazione, contatti interpersonali e mobilità “. I leader dell’UE hanno dichiarato che sarà prevista una cooperazione economica rafforzata con la Turchia in vari settori, quali le questioni regionali, la sanità pubblica, il clima e la lotta al terrorismo. Si sono inoltre impegnati a esplorare modalità per rafforzare i contatti interpersonali e la mobilità. Per quanto riguarda la migrazione, i leader dell’UE hanno espresso apprezzamento per l’accoglienza offerta dalla Turchia a quattro milioni di rifugiati siriani e si sono impegnati a fornire ulteriore sostegno finanziario dell’UE ai rifugiati siriani in Turchia, Libano e Giordania. Sullo Stato di diritto ed il rispetto dei diritti fondamentali i leader dell’UE hanno condiviso la loro profonda inquietudine per gli ultimi sviluppi in Turchia, in particolare per quanto riguarda la libertà di parola e gli attacchi ai partiti politici e ai media. Hanno inoltre espresso preoccupazione per i diritti delle donne e per il ritiro della Turchia dalla convenzione di Istanbul.

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