L’Onu e i partner annunciano che il Summit di pace afghano si terrà in Turchia questo mese

Le Nazioni Unite, insieme alla Turchia e al Qatar, hanno annunciato una Conferenza di alto livello volta a porre fine a decenni di conflitto in Afghanistan a partire dal 24 aprile, riunendo i Rappresentanti del Governo afgano e dei talebani.

I colloqui dureranno fino al 4 maggio, conosciuti ufficialmente come la Conferenza di Istanbul sul processo di pace in Afghanistan, e i co-convenitori hanno detto di essere impegnati a sostenere un “Afghanistan sovrano, indipendente e unificato”. L’obiettivo principale accelerare i negoziati intra-afghani in corso che si svolgono dall’inizio di quest’anno nella capitale del Qatar, Doha – il risultato di un accordo tra i talebani e gli Stati Uniti nel febbraio dello scorso anno. La Missione dell’Onu in Afghanistan, UNAMA, ha descritto la Conferenza come una “importante opportunità per mettere davvero in atto un piano concreto, per porre fine alla guerra”. I colloqui sono stati annunciati, dopo che i talebani hanno riferito che non erano disposti, sulla base della tempistica, a partecipare ai colloqui che erano stati inizialmente previsti in Turchia, a partire dalla fine di questa settimana. Poche ore dopo l’annuncio, il Governo degli Stati Uniti ha segnalato che il Presidente Biden era giunto alla decisione di ritirare tutte le truppe americane dall’Afghanistan, entro l’11 settembre, secondo quanto riportato da diversi media statunitensi. Gli Stati Uniti hanno attualmente circa 3.500 truppe nel paese, e ci sono circa 7.000 altre forze come parte della coalizione alleata che sostiene il Governo afgano, la maggior parte delle truppe NATO. L’Afghanistan continua ad essere uno dei “luoghi più mortali al mondo” secondo Michelle Bachelet, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani. La partecipazione alla Conferenza di Istanbul “e la sua agenda sono state oggetto di ampie consultazioni con le parti afghane. Il portavoce dell’Onu, Stéphane Dujarric, ha dichiarato che “La conferenza si concentrerà sull’aiutare le parti negoziali a raggiungere una nuova serie di principi condivisi e fondamentali che riflettono una visione concordata per un futuro Afghanistan, una tabella di marcia per un futuro accordo politico e, naturalmente, la fine del conflitto”.

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