Somalia: l’ONU condanna le violenze e mette in guardia contro l’escalation della violenza

Martedì 27 aprile è stata rilasciata una dichiarazione da parte della Missione di Assistenza delle Nazioni Unite in Somalia (UNSOM) dove si condanna fermamente l’esplosione di violenza a Mogadiscio e si esortano tutte le parti in causa a “esercitare la massima moderazione, riprendere il dialogo ed evitare azioni unilaterali che possono portare a un’ulteriore escalation”.

Secondo fonti locali, si susseguono da domenica scorsa scontri nella capitale tra le forze filogovernative e le unità militari dell’opposizione in seguito alla decisione del presidente Mohamed Abdullahi Mohamed di estendere il suo mandato, finito ufficialmente a febbraio, per altri due anni. Le notizie che arrivano da Mogadiscio fanno sapere che le violenze, inizialmente circoscritte, si sono diffuse poi in altre parti del Paese. La paura è che il gruppo estremista al Shabaab possa sfruttare le divisioni. “Abbiamo ripetutamente avvertito che l’estensione dei mandati porterebbe a una crisi politica e minerebbe la pace, la stabilità e la sicurezza in Somalia”, si legge nella dichiarazione. I firmatari hanno espresso particolare preoccupazione per una frammentazione tra le linee dei clan dell’esercito nazionale somalo, sostenendo che ciò distoglie dal compito primario di combattere Al Shabab e proteggere la popolazione somala. Data la situazione L’UNSOM e i suoi partner internazionali hanno accolto con favore la decisione del Consiglio di pace e sicurezza dell’Unione africana di nominare un inviato speciale e hanno raccomandato che questo rappresentante di alto livello arrivi a Mogadiscio per iniziare il lavoro il prima possibile. Lunedì il portavoce del Segretario Generale António Guterres, ha rilasciato una dichiarazione di profonda preoccupazione per gli scontri armati e ha ribadito l’appello del capo delle Nazioni Unite a tutti i combattenti somali di astenersi da ulteriori violenze e risolvere le loro differenze attraverso il dialogo e il compromesso.

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