Donne e i giovani al centro del piano di ripresa del continente africano per contrastare la pandemia che sta alimentando i fattori alla base dei conflitti. Questo quanto sostiene il Segretario Generale delle Nazioni Unite Guterres al Consiglio di sicurezza mercoledì scorso, aggiungendo che sfide come le disuguaglianze di lunga data, la povertà, l’insicurezza alimentare e l’alterazione del clima, stanno aumentando i rischi di instabilità nel Paese.
Guterres ha sottolineato che i gruppi estremisti violenti in Africa occidentale e centrale e in Mozambico, compresi quelli associati ad Al-Qaeda e all’ISIL, hanno continuato e persino aumentato gli attacchi ai civili, creando ulteriori problemi per le società e i governi. Il segretario generale ha elencato alcune delle conseguenze della pandemia in Africa tra cui un rallentamento della crescita economica e l’aumento del debito, oltre a un aumento dei discorsi di odio e di disinformazione. “La perdita di opportunità per l’istruzione, il lavoro e il reddito incrementa un senso di alienazione, emarginazione e stress per la salute mentale che può essere sfruttato da criminali ed estremisti”, ha avvertito. La pandemia sta anche evidenziando maggiormente le disuguaglianze di genere esistenti e sta minacciando i passi in avanti duramente conquistati sulla partecipazione delle donne in tutti i settori della vita sociale, economica e politica, compresi i processi di pace.
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