Nuovo rapporto UNICEF su portata e l’impatto degli attacchi alle strutture idriche e sanitarie sui bambini nei paesi colpiti dai conflitti

Gli attacchi alle strutture idriche e igienico-sanitarie e ai lavoratori nei conflitti di tutto il mondo continuano a mettere a rischio la vita di milioni di bambini e a negare ai bambini e alle famiglie l’accesso a servizi idrici e igienico-sanitari critici.

Nei 9 Paesi evidenziati in Water Under Fire Volume 3: Attacchi ai servizi idrici e igienico-sanitari nei conflitti armati e l’impatto sui bambini – compresi Paesi in Medio Oriente, Africa, Asia ed Europa – si stima che quasi 48 milioni di persone, compresi i bambini, abbiano bisogno di acqua sicura e servizi igienico-sanitari. Nei paesi fragili, i bambini sotto i cinque anni hanno 20 volte più probabilità di morire a causa di malattie diarroiche che a causa della violenza, e i bambini in contesti estremamente fragili sono spesso più di otto volte più svantaggiati per quanto riguarda gli indicatori idrici, sanitari e igienici rispetto ai bambini nati in ambienti stabili e protetti. Per esempio, l’Ucraina orientale ha subito quattro attacchi alle infrastrutture idriche dall’inizio dell’anno, con 380 attacchi registrati dal 2017. Circa 3,2 milioni di persone hanno bisogno di acqua e servizi igienici. Entrando nel suo sesto anno di conflitto prolungato, lo Yemen ha visto 122 attacchi aerei alle infrastrutture idriche tra marzo 2015 e febbraio 2021. Circa 15,4 milioni di persone hanno urgente bisogno di acqua sicura e servizi igienici, mentre l’epidemia di colera continua a far ammalare migliaia di bambini ogni settimana. Dal 2019, lo Stato di Palestina ha visto 95 attacchi contro 142 infrastrutture idriche e sanitarie. Più di 1,6 milioni di persone vivono senza accesso a questi servizi di base.

La fragilità pluridecennale dell’Iraq ha provocato danni massicci alle infrastrutture idriche e sanitarie, lasciando 1,85 milioni di persone tagliate fuori dall’accesso regolare all’acqua potabile salvavita e ai servizi igienici sicuri. In Siria, circa 12,2 milioni di persone hanno bisogno di accedere all’acqua e ai servizi igienici a causa dei pesanti danni alle infrastrutture negli ultimi 10 anni di conflitto. Nel 2020, l’UNICEF ha condotto risposte di emergenza in materia di acqua, servizi igienico-sanitari e igiene in 120 paesi, raggiungendo 39 milioni di persone con acqua pulita e quasi 7 milioni con servizi igienico-sanitari.

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