«Vi sono ottimi giudici che svolgono la loro funzione giudicante e tra questi vi sono anche capi di istituto esemplari che riescono a non far accumulare arretrati. Completamente separata e diversa è la posizione dei procuratori-investigatori. Questi hanno sviluppato un nuovo potere dello Stato, che certamente va oltre il dettato costituzionale. Pensi soltanto a quella norma dell’articolo 111 della Costituzione secondo la quale la persona accusata di un reato è “informata riservatamente della natura e dei motivi dell’accusa elevata a suo carico”. Le pare una norma rispettata?». Per Sabino Cassese, giudice emerito della Corte Costituzionale, quando si parla di potere della magistratura bisogna fare un distinguo.
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