Se il PD fosse il partito che vuol far credere di essere oggi farebbe festa di fronte alla scelta di Matteo Salvini.

GIUSTIZIA – PARTITO RADICALE: SE IL PD FOSSE IL PARTITO CHE VUOL FAR CREDERE DI ESSERE OGGI FAREBBE FESTA DI FRONTE ALLA SCELTA DI MATTEO SALVINI.

Dispiace davvero che Enrico Letta, che negli anni francesi stava delineando una nuova politica e dando vita ad una nuova e giovane classe dirigente, oggi si faccia megafono di quella vecchia, anzi vecchissima, riproponendo le tesi del PCI contrari di natura allo strumento costituzionale del “referendum popolare”. POPOLARE!

Non abbiamo bisogno di commissionare sondaggi: c’è un divorzio sempre più accentuato tra il PD e i suoi elettori e anziché superarlo lo approfondiscono. E dispiace ancor di più dover commentare le motivazioni per la loro povertà politica.

“Il referendum è lo strumento sbagliato, in Italia sono solo abrogativi.”
Vorrebbero i referendum propositivi plebiscitari come propongono i suoi compagni di merendina del M5S? Eppure Enrico Letta non può non conoscere gli atti della Costituente.

“In 25 anni un solo referendum ha avuto il quorum, tutti gli altri sono falliti.”
Sono falliti per due ragioni. La prima, dalla responsabilità civile dei magistrati al finanziamento pubblico ai partiti, per finire all’acqua pubblica il Parlamento ha tradito il voto legislativo referendario. La seconda, perché si sono tenuti nel silenzio generale, senza dibattiti, senza informazione.Questa volta questo non accadrà e non grazie al PD ma nonostante il PD e grazie a Matteo Salvini.

“E’ uno strumento per fare lotta politica. E i tempi sono molto lunghi. Il referendum non è la strada.”
Senza parole è da trent’anni che questo Pd ha ingessato la politica giudiziaria del paese e adesso si pone il problema dei tempi lunghi per una riforma che portiamo a casa in 10-11 mesi.

“Il Pd a Salvini preferisce Cartabia e Draghi”.
Noi, a questo Pd preferiamo Cartabia e Draghi. Senza ombra di dubbio lo preferisce anche Matteo Salvini.Se il PD fosse il partito che vuol far credere di essere oggi farebbe festa di fronte alla scelta di Salvini e invece rimpiange il passato, non solo perché rischia di perdere lo spazio che si auto attribuisce, ma soprattutto perché resta senza nemico.

Leave a reply