“Nel salutare la decisione di Giorgia Meloni di firmare e far firmare quattro dei sei referendum sulla giustizia, ci auguriamo possa riflettere meglio sui quesiti relativi a “carcerazione preventiva” e “legge Severino” che non sostiene perché sono di “cultura radicale” e non della “destra nazionale”. Per essere precisi si tratta di due quesiti innanzitutto di cultura costituzionale, che poi questa sia anche la nostra cultura è profondamente vero. Ma lo è anche per ciò che resta del pensiero della destra storica e liberale, un percorso interrotto da un regime illiberale.”