Il Consiglio dei diritti umani conclude la quarantasettesima sessione regolare dopo aver adottato 25 risoluzioni e 2 decisioni

Il Consiglio ha deciso di creare un meccanismo internazionale di esperti indipendenti, composto da tre esperti con competenze in materia di applicazione della legge e diritti umani, che saranno nominati dal Presidente del Consiglio dei diritti umani con il sostegno dell’Alto Commissario ONU per i diritti umani, al fine di promuovere l’agenda verso un cambiamento trasformativo per la giustizia razziale e l’uguaglianza nel contesto dell’applicazione della legge a livello globale. Ha prorogato i mandati del Relatore Speciale sulla situazione dei diritti umani in Eritrea per un periodo di un anno e del Relatore Speciale sulla situazione dei diritti umani in Bielorussia per un periodo di un anno. Ha incoraggiato il proseguimento delle discussioni tra gli Stati e le parti interessate sulla possibile creazione di una nuova procedura speciale che affronti l’impatto negativo del cambiamento climatico sul pieno ed effettivo godimento dei diritti umani. Sulla situazione dei diritti umani dei musulmani Rohingya e di altre minoranze in Myanmar, il Consiglio ha esortato Myanmar a prendere tutte le misure necessarie per invertire e abbandonare politiche, direttive e pratiche che emarginano i musulmani Rohingya e altre minoranze. Il Consiglio ha deciso di tenere una tavola rotonda sulle cause profonde delle violazioni dei diritti umani e degli abusi contro i musulmani Rohingya e altre minoranze in Myanmar nella sua cinquantesima sessione ordinaria. Sulla situazione dei diritti umani nella regione del Tigrai in Etiopia, il Consiglio ha espresso grave preoccupazione per le segnalazioni di gravi violazioni dei diritti umani e abusi e violazioni del diritto internazionale umanitario e del diritto internazionale dei rifugiati presumibilmente commessi da tutte le parti nella regione del Tigrai dall’inizio del conflitto il 4 novembre 2020; e ha chiesto il ritiro rapido e verificabile delle truppe eritree dalla regione del Tigrai. Ha sottolineato la necessità di chiedere conto a tutti i responsabili delle violazioni e degli abusi dei diritti umani. Sulla situazione dei diritti umani nella Repubblica araba siriana, ha sottolineato la necessità di rendere conto, anche per i crimini commessi in relazione alle sparizioni forzate nella Repubblica araba siriana, e ha sottolineato che la responsabilità è vitale nei negoziati di pace e nei processi di costruzione della pace. Per quanto riguarda la cooperazione e l’assistenza all’Ucraina nel campo dei diritti umani, il Consiglio invita l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani a continuare a presentare oralmente agli Stati membri del Consiglio dei diritti umani e agli osservatori i risultati di ogni rapporto dell’Ufficio dell’Alto Commissario sulla situazione dei diritti umani in Ucraina come parte dei dialoghi interattivi. Il Consiglio ha adottato i risultati dell’Esame Periodico Universale degli Stati Federati di Micronesia, Libano, Mauritania, Saint Kitts e Nevis, Australia, Santa Lucia, Nepal, Oman, Austria, Ruanda, Georgia, Sao Tome e Principe, e Nauru. La quarantottesima sessione regolare del Consiglio dei diritti umani si terrà dal 13 settembre al 1° ottobre 2021.

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