Il Consiglio di Sicurezza dell’ONU ha approvato una Risoluzione che chiede ai Talebani di facilitare un passaggio sicuro per le persone che vogliono lasciare l’Afghanistan, permettere agli umanitari di accedere al Paese e sostenere i diritti umani, compresi quelli di donne e bambini.
Tredici dei 15 Ambasciatori hanno votato a favore della Risoluzione, che chiede inoltre che l’Afghanistan non sia usato come rifugio per il terrorismo. I membri permanenti Cina e Russia si sono astenuti. La Risoluzione è stata presentata dagli Stati Uniti, insieme ai membri permanenti del Consiglio, Francia e Regno Unito. Da luglio, gli Stati Uniti hanno evacuato più di 122.000 americani, cittadini stranieri e cittadini afgani a rischio. L’Ambasciatrice USA Linda Thomas-Greenfield ha aggiunto che la Risoluzione riflette anche l’impegno “cristallino” del Consiglio ad assistere coloro che rimangono in Afghanistan. Per la Francia, Nathalie Estival-Broadhurst, Vice Rappresentante permanente della Francia, ha dichiarato che la Risoluzione prende atto di una dichiarazione talebana che permette agli afghani di lasciare il paese in qualsiasi momento. Sulla questione dei diritti umani, l’Ambasciatore britannico Barbara Woodward ha sottolineato la necessità di proteggere le conquiste fatte negli ultimi due decenni, sottolineando che i diritti delle donne, dei bambini e delle minoranze devono essere salvaguardati. Nello spiegare il suo voto, l’Ambasciatore Vassily Nebenzia ha affermato che la Russia è stata costretta ad astenersi perché alcune “preoccupazioni di principio” non erano riflesse nel progetto di testo, che era stato fatto circolare. “In primo luogo, nonostante il fatto che la Risoluzione sia stata proposta sullo sfondo di un terribile attacco terroristico, gli autori hanno categoricamente rifiutato di fare riferimento a un passaggio sulla lotta contro il terrorismo che contiene le organizzazioni terroristiche riconosciute a livello internazionale ISIS e il Movimento islamico del Turkestan orientale”, “Vediamo questo come una riluttanza a riconoscere l’ovvio, e un desiderio di dividere i terroristi in ‘nostri’ e ‘loro’; e cioè, di sminuire la minaccia terroristica proveniente da questi gruppi”. L’Ambasciatore cinese Geng Shuang ha dichiarato che, data la fragile situazione sul terreno e le incertezze, qualsiasi azione del Consiglio dovrebbe contribuire ad allentare le tensioni, e non intensificarle. “Il recente caos in Afghanistan è direttamente collegato al ritiro affrettato e disordinato delle truppe straniere”, aggiungendo “Speriamo che i paesi interessati si rendano conto del fatto che il ritiro non è la fine della responsabilità, ma l’inizio della riflessione e della correzione”.
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