Afghanistan: Risoluzione del Consiglio di Sicurezza chiede “una partecipazione equa e significativa delle donne”

Il Consiglio di Sicurezza ha adottato all’unanimità una Risoluzione che rinnova il mandato della Missione di assistenza delle Nazioni Unite in Afghanistan (UNAMA), specificando l’importanza della “partecipazione equa e significativa” delle donne nella vita pubblica. Autorizzando un’estensione di sei mesi del mandato della missione ONU, i membri del Consiglio hanno chiesto al Segretario Generale di preparare un rapporto entro il 31 gennaio 2022, che delinei “raccomandazioni strategiche e operative per il mandato dell’UNAMA alla luce dei recenti sviluppi politici, di sicurezza e sociali”. Chiede a Guterres di informare il Consiglio sulla situazione nel paese e sul lavoro dell’UNAMA ogni due mesi, fino al 17 marzo 2022. La Risoluzione riconosce “la necessità di rafforzare gli sforzi per fornire assistenza umanitaria” e dice che richiede “a tutte le parti di consentire un accesso umanitario completo, sicuro e senza ostacoli”. La Risoluzione sottolinea anche “l’importanza della creazione di un governo inclusivo e rappresentativo”, sulla scia della presa di potere dei talebani il 15 agosto.  Sottolinea inoltre l’importanza di “sostenere i diritti umani, anche per le donne, i bambini e le minoranze. I 15 membri del Consiglio vogliono anche assicurare che l’Afghanistan non sia usato come base per il terrorismo. Il testo sottolinea “il ruolo importante che le Nazioni Unite continueranno ad avere nel promuovere la pace e la stabilità” nel paese, evidenziando non solo l’UNAMA, ma altre agenzie, fondi e programmi.  Separatamente, in una dichiarazione stampa congiunta dei portavoce del Consiglio di Sicurezza (che guidano e negoziano la stesura delle risoluzioni) gli Ambasciatori di Norvegia ed Estonia hanno notato che la situazione “rimane imprevedibile”, in Afghanistan.

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