Il disordine amministrativo non è reato. La lezione Uggetti

Secondo le giudici che hanno assolto l’ex sindaco di Lodi, c’è turbativa solo se esiste una lesione, anche potenziale, agli scopi economici della Pa e all’interesse dei privati. Quando nel 2016 si era interessato alla gara per la gestione delle piscine comunali scoperte, anche contattando i dirigenti delle società sportive risultate vincitrici, l’ex sindaco di Lodi, Simone Uggetti, non ha commesso un reato. Anzi, stava solo perseguendo il bene della collettività. Dice questo la motivazione della sentenza con la quale i giudici della Corte d’Appello di Milano hanno assolto Uggetti dall’accusa di turbata libertà degli incanti perché il fatto non sussiste. Una sentenza importante, che sancisce un principio fondamentale per chi occupa ruoli politici: il disordine amministrativo non si può tradurre automaticamente in reato.

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