In un discorso rivolto agli eurodeputati, la leader delle forze democratiche bielorusse, Sviatlana Tsikhanouskaya, ha esortato l’Europa a dare voce al popolo bielorusso. Nel suo discorso, Sviatlana Tsikhanouskaya ha iniziato ripercorrendo la spaventosa repressione del regime bielorusso contro i manifestanti e le voci dissenzienti a seguito delle elezioni presidenziali fraudolente dell’agosto dello scorso anno. Ha poi menzionato tutti coloro che sono stati imprigionati, presi di mira e persino uccisi dalle forze di sicurezza bielorusse, come l’attivista per i diritti umani Ales Bialiatski, il blogger Raman Pratasevich, l’attivista politica Maria Kalesnikava, l’insegnante d’arte Raman Bandarenka, i giornalisti Daria Tchultsova e Katsiaryna Andreeva, l’atleta olimpica Krystsina Tsimanouskaya e molti altri, oltre ad affrontare l’ultima crisi dei migranti ai confini UE-Bielorussia. Nel farlo, ha posto una domanda ai deputati: “Supponendo che questo abuso di migranti sia in qualche modo fermato, pensate davvero che gli abusi e le minacce del regime oltre i suoi confini finiranno lì?”, avvertendo di aumenti di contrabbando di droga e di altro tipo, di provocazioni militari e persino di disastri nucleari ai confini esterni dell’UE. Sviatlana Tsikhanouskaya ha anche sottolineato che il movimento democratico bielorusso non può permettersi di aspettare ancora a lungo l’Europa, che le espressioni europee di solidarietà e preoccupazione devono ora essere trasformate in azioni concrete e che l’Europa deve diventare più proattiva di fronte all’autocrazia. Sulle sanzioni europee, ha detto: “Vi assicuro che le sanzioni funzionano. Continuate a mantenere una politica coerente di sanzioni. Le sanzioni dividono le élite, distruggono gli schemi di corruzione e dividono la gente intorno a Lukashenka”.
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