La Corte europea dei diritti dell’Uomo condanna l’Italia perché censura la Lista Marco Pannella. Organi e operatori dell’informazione credono di autoassolversi censurando la notizia della condanna.

Essendo gli organi e gli operatori dell’informazione italiani tutti complici, tranne alcune rarissime eccezioni, la cattiva coscienza li porta a reiterare la censura nei confronti della Lista Marco Pannella, censura appena condannata con sentenza definitiva dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo.

Non a caso il detto popolare vuole che il silenzio sia d’oro. L’oro del regime che si regge sulla negazione del diritto ad essere conosciuti della Lista Marco Pannella e del Partito Radicale, e sulla negazione del diritto a conoscere per giudicare da parte dei cittadini.

È da decenni che persiste una situazione nella quale siamo “esclusi dal dibattito politico (RAI)”, siamo abbandonati “dall’autorità di controllo (AgCom) senza motivazioni”; siamo vittime delle “misure insufficienti delle autorità interne (giustizia) per riequilibrare la situazione”.

Questa è la cifra del regime italiano. Senza appello.

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