Gli esperti in diritto costituzionale della Commissione di Venezia del Consiglio d’Europa hanno pubblicato un Parere relativo alla compatibilità con le norme internazionali in materia di diritti umani della Legge LXXIX, promulgata dal Parlamento ungherese nel giugno 2021. Il Parere si concentra sulle modifiche apportate alla legislazione ungherese relativa alla libertà di ricevere e di fornire informazioni su questioni riguardanti l’orientamento sessuale e l’identità di genere e su altri diritti e libertà delle persone LGBTQI. La Commissione di Venezia deplora che la Legge LXXIX sia stata adottata in modo affrettato, senza consultare la società civile, l’opposizione e altri portatori di interesse. Tale assenza di consultazione ha disatteso le raccomandazioni della Commissione di Venezia contenute nella sua Checklist relativa allo Stato di diritto e il Rapporto sul ruolo dell’opposizione in un Parlamento democratico. Sulla sostanza della Legge, la Commissione di Venezia ha affermato che le considerazioni di moralità pubblica e di protezione dei minori non possono giustificare i divieti/le restrizioni generali sulla propagazione o la rappresentazione della divergenza dall’auto-identità corrispondente al sesso alla nascita, il cambiamento di sesso o l’omosessualità.
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