I colloqui in corso per rimettere in pista l’accordo nucleare iraniano indicano che sono necessari “ulteriori sforzi e pazienza” per il suo pieno ripristino. Il Sottosegretario Generale Rosemary DiCarlo ha informato gli Ambasciatori sugli sviluppi relativi al Piano d’azione congiunto globale (JCPOA), che stabilisce le regole per il monitoraggio internazionale del programma nucleare del paese. L’Iran ha firmato il JCPOA nel 2015 insieme a Cina, Francia, Russia, Regno Unito e Stati Uniti, insieme a Germania e Unione europea. I negoziati sono in corso a Vienna per far rivivere l’accordo dopo che gli Stati Uniti si sono ritirati nel 2018 sotto l’amministrazione Trump. Il Sottosegretario ha informato che “Negli ultimi giorni, sia l’Iran che gli Stati Uniti hanno nuovamente affermato la loro serietà nel cercare di tornare alla piena attuazione del JCPOA”. Una Risoluzione del Consiglio di Sicurezza approva l’accordo e garantisce che l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA) avrà un accesso regolare al programma nucleare iraniano. A questo proposito, il Sottosegretario ha annunciato che insieme al Segretario Generale, ha fatto appello agli Stati Uniti per revocare o rinunciare alle sanzioni contro l’Iran, come delineato nel piano, ed estendere le deroghe relative al commercio di petrolio con il paese. “Le estensioni delle deroghe sono necessarie anche per il trasferimento di uranio arricchito fuori dalla Repubblica Islamica dell’Iran in cambio di uranio naturale”. Di Carlo ha anche invitato l’Iran “a invertire i passi che ha fatto e che non sono coerenti con i suoi impegni legati al nucleare secondo il piano”.
Per approfondire clicca qui