“Se per “pelo nell’uovo” il Presidente Amato intende i paletti che ha piantato la Corte Costituzionale dalla fine degli anni ’70 agli anni ’90 per impedire la tenuta dei referendum più popolari e più pericolosi per la stabilità del regime, salutiamo il ritorno alla Costituzione. Voglio ricordare che in quegli anni Marco Pannella rappresentava l’Alta Corte quale «suprema cupola della mafiosità partitocratica».
Lo ha detto a Radio Radicale il segretario del Partito Radicale Maurizio Turco, commentando quanto dichiarato dal presidente della Corte Costituzionale Giuliano Amato in merito all’imminente giudizio di ammissibilità dei referendum.
“Quando il Presidente Amato parla di soprassedere su “qualche difetto”- ha aggiunto Turco – non vorremmo che il non vedere il “difetto” per consentire i referendum rappresentasse l’altra faccia dei “paletti” piantati per impedirli.
Tra il piantare i “paletti”, il ricercare il “pelo nell’uovo” e il soprassedere per “qualche difetto”, noi continuiamo a ritenere che sia più importante creare certezza del diritto. Siamo certi che questo sia l’intendimento del Presidente Amato e di tutti i membri della Corte”.