La Corte Europea ha emesso una sentenza rivoluzionaria che condiziona la concessione dei fondi UE al rispetto dello Stato di Diritto. La sentenza è relativa a due paesi dell’Unione Europea, Polonia e Ungheria; a maggior ragione dovrebbe valere per i fondi destinati a paesi che non fanno parte dell’Unione Europea, si tratta della riforma che il Partito Radicale sollecita con la campagna “basta soldi ai dittatori”.
Altro punto importante è che la Corte ha fatto riferimento ed ha utilizzato in giudizio la “giurisprudenza Turco” attraverso la quale si è stabilito che le istituzioni dell’Unione europea devono operare nel modo più trasparente possibile, ed in particolare lo devono fare durante le fasi della produzione legislativa.