Difensori dei diritti umani minacciati al confine tra Polonia e Bielorussia

Gli Esperti indipendenti ONU per i difensori dei diritti umani e per il diritto alla libertà di opinione e di espressione hanno sottolineato che la Polonia deve indagare su tutte le accuse di molestie e garantire l’accesso al confine a giornalisti e operatori umanitari in modo che possano svolgere il loro lavoro liberamente e in sicurezza. Mary Lawlor, Relatore Speciale sulla situazione dei difensori dei diritti umani,  ha spiegato che “La maggior parte dei migranti al confine non parla polacco. Gli interpreti giocano un ruolo vitale nel garantire che i loro diritti umani siano protetti sia al confine che nei centri di detenzione per immigrati”. Soldati armati avrebbero molestato giornalisti che coprivano l’arrivo di migranti e richiedenti asilo. Irene Khan, Relatore Speciale per il diritto alla libertà di opinione e di espressione, ha spiegato che se non viene loro permesso di fare il loro lavoro, “ci sono conseguenze molto gravi per i diritti umani dei migranti” e che “Il loro lavoro è cruciale per l’accesso di tutti alle informazioni sulla situazione che si svolge alla frontiera”. Lawlor ha ricordato che secondo la Dichiarazione ONU sui difensori dei diritti umani, interpreti, giornalisti, medici, avvocati e altri che lavorano pacificamente per la protezione dei diritti umani o che forniscono aiuti umanitari, sono difensori dei diritti umani.  “La Polonia dovrebbe tenerlo presente e garantire che essi siano in grado di svolgere il loro lavoro legittimo in un ambiente sicuro e favorevole e con pieno accesso alla zona di confine”. Gli esperti sono in contatto con le autorità polacche sulla questione.  La loro richiesta di porre fine alle violazioni dei diritti umani è stata appoggiata dal Relatore Speciale sui diritti umani dei migranti Felipe González Morales e dal gruppo di lavoro sulla detenzione arbitraria, composto da Elina Steinerte (presidente-relatore), Miriam Estrada-Castillo (vicepresidente), Leigh Toomey, Mumba Malila e Priya Gopalan.

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