L’anno scorso l’Organizzazione Meteorologica Mondiale (WWO) ha pubblicato un rapporto sulle statistiche dei disastri, che ha dimostrato che negli ultimi 50 anni, 4,5 miliardi di persone hanno sperimentato un grave disastro legato al clima negli ultimi 20 anni. La riunione si è aperta per approvare il rapporto del secondo gruppo di lavoro dell’IPCC che si concentra sugli impatti, l’adattamento e la vulnerabilità al cambiamento climatico. Il Segretario Generale dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale (WMO), Petteri Taalas, ha ricordato ai delegati che durante la COP26, “non c’è stato un solo Capo di Stato che abbia messo in dubbio i fatti scientifici”. E mentre c’è stato un calo delle vittime grazie al miglioramento dei servizi di preallarme, si sono verificati aumenti drammatici delle perdite economiche. Per Taalas “Gli impatti del cambiamento climatico sono legati all’economia, alla sicurezza alimentare, alle infrastrutture, alla biosfera e alla salute” e “Dobbiamo adattarci al cambiamento climatico. Questo significa siccità, inondazioni, tempeste tropicali, ondate di calore, carenza d’acqua, inondazioni costiere”. La COP27 avrà luogo a Sharm-el-Sheik, in Egitto, seguita l’anno prossimo dalla COP28 negli Emirati Arabi Uniti. Taalas ha richiamato l’attenzione su un nuovo meccanismo di finanziamento per migliorare i sistemi di osservazione, una nuova coalizione per l’acqua e il clima che presta attenzione alle carenze idriche e un partenariato rafforzato con l’ufficio delle Nazioni Unite per la riduzione del rischio di disastri (UNDRR) per formare “un centro di eccellenza sul cambiamento climatico e i disastri”.
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