I ministri dell’UE hanno approvato all’unanimità l’istituzione di un meccanismo di protezione temporanea in risposta all’afflusso di sfollati dall’Ucraina. I ministri hanno convenuto di attivare la direttiva 2001/55/CE del Consiglio, del 20 luglio 2001, sulle norme minime per la concessione della protezione temporanea in caso di afflusso massiccio di sfollati e sulla promozione dell’equilibrio degli sforzi tra gli Stati membri che ricevono tali persone e subiscono le conseguenze dell’accoglienza. Ciò consentirà agli Stati membri dell’UE di offrire alle persone che fuggono dal conflitto in Ucraina una risposta adeguata alla loro situazione. Alle persone ammissibili sarà concesso uno status protetto simile a quello dei rifugiati, in qualsiasi paese dell’UE, per un periodo rinnovabile di un anno. I ministri hanno avuto uno scambio di opinioni sulla situazione e la governance politica di Schengen. Hanno sostenuto la proposta della presidenza di istituire un Consiglio Schengen. Gli Stati membri hanno anche sostenuto l’istituzione di un barometro che rifletta la situazione nello spazio Schengen. Il regolamento intende contribuire a rendere lo spazio Schengen più adattabile alle sfide attuali e future. Il meccanismo di valutazione e monitoraggio prevede valutazioni obiettive e imparziali per individuare rapidamente le carenze nell’applicazione delle norme Schengen e garantire che siano affrontate rapidamente. Fornisce anche la base per un dialogo sul funzionamento dell’area Schengen nel suo complesso. Inoltre, il Consiglio ha adottato delle conclusioni in cui si chiede l’adattamento della protezione civile agli eventi meteorologici estremi derivanti dai cambiamenti climatici. Tali eventi stanno diventando più frequenti, intensi e persistenti. L’UE e i suoi Stati membri devono agire. Queste conclusioni sono un passo in questa direzione e cercano di migliorare la resilienza dell’UE.
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