Ottima la decisione dell’unione europea di sanzionare gli “attori maligni della disinformazione”, ma perché solo quelli stranieri?

Ieri l’Alto rappresentante Ue, Josep Borrell, nel suo intervento al Parlamento europeo ha tra l’altro annunciato che l’Unione proporrà “un nuovo meccanismo che consentirà di sanzionare gli attori maligni della disinformazione”.

Il meccanismo sanzionatorio si concentrerà sui paesi che intenzionalmente, in modo coordinato, cercano di manipolare l’ambiente informativo per portare avanti i propri scopi e danneggiare l’Unione.

E’ un’ottima idea che andrebbe estesa anche a quei soggetti, specie se pubblici, che operano all’interno dei paesi membri, che manipolano l’informazione attraverso la negazione del diritto dei cittadini a conoscere e dei soggetti politici ad essere conosciuti.

In Italia ci siamo portati avanti con la sentenza della Corte europea dei Diritti dell’Uomo che ha condannato l’Italia per aver escluso la Lista Pannella dal dibattito politico mediatico.

Sentenza sulla quale non solo è caduto uno scontato silenzio, ma soprattutto non si apre un dibattito su come garantire il diritto all’informazione.

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