L’Unione europea condanna fermamente la decisione del Tribunale distrettuale di Lefortovo di Mosca di prolungare di altri 9 anni la detenzione del politico russo dell’opposizione Alexei Navalny. Deploriamo anche profondamente che le udienze si siano svolte in un ambiente di fatto chiuso, inaccessibile agli osservatori nella colonia penale fuori Mosca, dove Alexei Navalny sta già scontando un’altra condanna per motivi politici, il che lascia spazio alla fabbricazione di accuse e al mancato esercizio dei diritti di difesa da parte dell’imputato. Questa è la prova più evidente che il sistema giuridico russo continua ad essere strumentalizzato contro Navalny. L’Unione europea deplora la repressione sistematica della società civile, dei media indipendenti, dei singoli giornalisti e dei difensori dei diritti umani in Russia. Questa repressione interna sta accelerando in mezzo alla continua aggressione militare della Russia contro il suo vicino sovrano, l’Ucraina. Il governo russo continua a ignorare palesemente tutti gli obblighi e gli impegni internazionali per il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali. Ribadiamo il nostro appello alle autorità russe per il suo rilascio immediato e incondizionato. Chiediamo alle autorità russe di rispettare la misura provvisoria concessa dalla Corte europea dei diritti dell’uomo per quanto riguarda la natura e la portata del rischio per la vita del signor Navalny.
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