PE: Risoluzione su violazioni dei diritti umani in Russia, Corea del Nord e Guatemala

Il Parlamento condanna la continua repressione interna del regime russo, che è peggiorata sulla scia dell’invasione russa dell’Ucraina. Chiede che le autorità russe smettano di molestare, intimidire e attaccare i manifestanti contro la guerra, le organizzazioni indipendenti della società civile e i difensori dei diritti umani. I deputati dicono che l’assalto del governo russo alla democrazia e il disprezzo per i diritti delle altre nazioni ha “spianato la strada della Russia verso il dispotismo, l’aggressione internazionale e i crimini di guerra”. Sottolineano che una Russia antidemocratica è una minaccia costante per la sicurezza e la stabilità dell’Europa. Inoltre, il Parlamento condanna fermamente l’imprigionamento del politico dell’opposizione russa, attivista anti-corruzione e vincitore del premio Sakharov 2021 Alexei Navalny e ribadisce la sua richiesta per il suo rilascio immediato e incondizionato. Le centinaia di altri cittadini russi immotivatamente detenuti per aver avuto il coraggio di manifestare a favore della democrazia e della pace devono anch’essi essere rilasciati. Infine, chiedono all’UE di sanzionare tutti i funzionari russi coinvolti nel giro di vite contro la società civile indipendente, i media e i manifestanti pacifici, e nell’ultimo caso contro Alexei Navalny. Il testo è stato adottato per alzata di mano.  Il Parlamento ribadisce la sua forte condanna della decennale repressione statale esercitata in modo sistematico dai leader supremi attuali e passati e dall’amministrazione della Corea del Nord. Invita l’attuale leader nordcoreano Kim Jong-un a smettere di portare avanti politiche atroci, che includono lo sterminio, l’omicidio, la riduzione in schiavitù, la tortura, gli aborti forzati, il trasferimento forzato di popolazioni e la persecuzione per motivi politici, religiosi e di genere. I deputati sono anche profondamente preoccupati per le violazioni sistematiche della libertà di religione e di credo che riguardano lo sciamanesimo e il cristianesimo così come altre religioni in Corea del Nord. Denunciano gli arresti arbitrari, la detenzione a lungo termine e l’uccisione di persone religiose nel paese e sollecitano le autorità nordcoreane a cessare tutte le violazioni contro queste comunità e a concedere loro il diritto alla libertà di religione e di credo. La gravità della situazione alimentare che il paese sta affrontando e il suo impatto sui diritti economici, sociali e culturali della popolazione è di particolare preoccupazione per i deputati, che chiedono alle autorità nordcoreane di garantire l’accesso al cibo e all’assistenza umanitaria a tutti i cittadini. I deputati sono preoccupati per il deterioramento dello stato di diritto in Guatemala e per le azioni legali avviate dalla Corte Suprema di Giustizia del paese e dal procuratore generale contro i giudici indipendenti, gli avvocati e i procuratori che indagano su strutture criminali con legami con alti funzionari statali e imprenditori. Gli operatori giudiziari coinvolti nel perseguimento dei casi di corruzione, i difensori dei diritti umani e i giornalisti non devono essere molestati, criminalizzati e detenuti, dicono i deputati. Esortano le autorità guatemalteche a sostenere lo stato di diritto e a rispettare pienamente l’indipendenza dei rami del potere. Inoltre, chiedono alle autorità di condurre indagini immediate, approfondite e imparziali sulle minacce, le molestie e le campagne di stigmatizzazione contro i funzionari della giustizia e gli attori della società civile.

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