ONU: non perdere di vista la Siria

L’inviato dell’ONU per la Siria, Geir Pedersen, nel suo ultimo briefing al Consiglio di Sicurezza a New York, ha affermato che anche se la guerra in Siria non sta facendo notizia ultimamente, la comunità internazionale deve rimanere concentrata sul raggiungimento di una soluzione politica globale al conflitto. “L’attuale situazione di stallo strategico sul terreno e l’assenza della Siria dai titoli dei giornali non dovrebbero indurre a pensare che il conflitto abbia bisogno di meno attenzione o meno risorse, o che una soluzione politica non sia urgente”. La Siria rimane anche tra le più grandi crisi umanitarie di quest’epoca e la sofferenza è al livello più alto da quando la guerra è iniziata 11 anni fa.  “Mentre lo sfollamento causato dalla guerra in Ucraina sta tragicamente recuperando, la Siria rimane la più grande crisi di sfollamento al mondo, con 6,8 milioni di rifugiati e 6,2 milioni di IDP (sfollati interni) – metà della popolazione prebellica, un’intera generazione nata e cresciuta nello sfollamento.” Pedersen ha aggiornato gli Ambasciatori sul lavoro del Comitato costituzionale siriano, i cui sforzi dovrebbero contribuire a una soluzione pacifica della guerra e alla futura riforma politica. Il Comitato è formato da un numero uguale di rappresentanti del governo, dell’opposizione e della società civile, noto come il “terzo medio”.

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