Dichiarazione di Marco Beltrandi, membro della segreteria del Partito Radicale, già deputato membro della Commissione di Vigilanza RAI:
Roma, 29 aprile 2022. “Ieri sera sul sito dell’Agcom, vale a dire sul sito dell’ Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, l’Autorità che applica le leggi in materia di informazione, l’estrema beffa: sono state pubblicate tabelle intitolate alla “Campagna referendaria “ di monitoraggio radiotelevisivo sui temi, sui tempi di parola e di notizia, nei tg ed extra Tg di aprile. Spiace constatare che abbiano incluso tra l’informazione della campagna referendaria gli interventi, in voce o meno, in cui si parla di giustizia, CSM, riforma Cartabia, ma neppure si fa cenno alle proposte referendarie.
Cioè, tutti interventi in cui MAI, dico Mai si è menzionato i referendum, la loro tenuta, il contenuto dei quesiti, ma quelli in cui solo alcuni temi sono paralleli a quelli referendari. Ma che nulla hanno a che vedere, ovviamente, con la campagna referendaria che sta a zero. Anzi, l’Autorità avrebbe dovuto sottolineare con forza come in televisione, laddove anche si parli di giustizia e di temi “vicini” a quelli di alcuni dei quesiti referendari ammessi dalla Consulta, non si menzioni alla tenuta stessa dei referendum tra 44 giorni.
Io invito i componenti dell’Agcom, a partire dal suo Presidente, dott. Giacomo Lasorella, a togliere queste tabelle o meglio a mutarne il titolo e la descrizione, altrimenti saremmo in presenza di una beffa e di una truffa a danno del diritto di conoscere dei cittadini. Inutile fare denunce se l’Autorità ritiene che quella sia informazione sui referendum in spregio di ogni logica e realtà. L’autorità invece intervenga subito d’ufficio a censurare (e a disporre riparazioni) per una informazione sedicente pluralista ma che nega conoscenza e scelta agli italiani . Ancora una volta è sempre peggio.”