Una delegazione di 80 OSS si sono riunite a il 28 giugno a Roma da tutta Italia per chiedere di rientrare in servizio fino allo scadere del loro contratto previsto per il 31 dicembre 2022.
Oltre 1500 Operatori Socio-Sanitari si trovano nel limbo, nonostante esista la richiesta da parte delle ASL e nonostante siano stati stanziati i fondi per la prestazione di questo tipo di servizio. Al momento vi è un rimpallarsi di responsabilità tra Stato e Regioni che non fa comprendere il perché di questo stallo, eppure la situazione nella carceri – sempre più esplosiva – meriterebbe, a fronte di una pandemia ancora in corso, maggiore attenzione e soprattutto risposte.
La delegazione delle OSS ha chiesto un incontro al Partito Radicale e sono state ricevute dal tesoriere Irene Testa.