Con temperature che dovrebbero rimanere al di sopra della norma fino alla metà della prossima settimana, l’Organizzazione Metrologica Mondiale (OMM) ha avvertito che le ondate di calore si verificheranno sempre più frequentemente, fino al 2060.
L’agenzia meteorologica delle Nazioni Unite ha dichiarato che questo fenomeno è legato al riscaldamento del pianeta osservato e attribuibile all’attività umana, sollevando serie preoccupazioni per il futuro del pianeta. “Ci aspettiamo di vedere impatti importanti sull’agricoltura. Durante le precedenti ondate di calore in Europa, abbiamo perso gran parte del raccolto. E nella situazione attuale – stiamo già vivendo una crisi alimentare globale a causa della guerra in Ucraina – questa ondata di calore avrà un ulteriore impatto negativo sulle attività agricole”, ha avvertito Petteri Taalas, Segretario Generale dell’OMM, in occasione della conferenza stampa per il lancio degli ultimi risultati sulle condizioni meteorologiche estreme, a Ginevra. In diversi Paesi, alcuni settori economici – tra cui il turismo, che ha solo iniziato a riprendersi completamente dopo la pandemia COVID-19 – ne stanno risentendo.
“La tendenza negativa del clima continuerà almeno fino al 2060, indipendentemente dal nostro successo nella mitigazione del clima”, ha aggiunto Taalas.
L’ondata di calore agisce anche come una sorta di coperchio atmosferico, ha spiegato l’OMS, intrappolando gli inquinanti e degradando la qualità dell’aria, con conseguenze negative per la salute, in particolare per le persone vulnerabili come gli anziani. Nella grande ondata di calore del 2003 in Europa sono morte circa 70.000 persone. Maria Neira, direttore per la salute pubblica e ambientale dell’OMS, ha spiegato che è in gioco l’affidabilità dell’accesso al cibo e all’acqua, con i livelli di produzione agricola a rischio”, e sicuramente ci sarà scarsità d’acqua”. Ha aggiunto che il 99% della popolazione mondiale respira aria non conforme agli standard sanitari stabiliti dall’OMS, con un impatto enorme sulle condizioni respiratorie e cardiovascolari croniche.
Si teme un aumento dei decessi tra gli anziani e le persone con condizioni di salute preesistenti a causa dell’ondata di calore in corso nelle prossime settimane, e le conseguenti sfide per i sistemi sanitari, per tenere il passo con l’aumento della domanda.
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