Ungheria: gli Stati membri hanno l’obbligo di porre fine agli attacchi ai valori dell’UE

I valori europei sono minacciati sistematicamente in Ungheria, afferma il Comitato per le libertà civili, sottolineando gli ultimi sviluppi nel Paese. In una bozza di relazione adottata mercoledì con 47 voti favorevoli, 10 contrari e 2 astensioni, gli eurodeputati espongono in dettaglio le loro preoccupazioni sull’Ungheria. La situazione è peggiorata dal 2018, in parte a causa dell’inazione dell’Unione europea. Il Comitato per le libertà civili condanna gli “sforzi deliberati e sistematici del governo ungherese” per minare i valori europei sanciti dall’articolo 2 del TUE, una situazione che è peggiorata sostanzialmente da quando il Parlamento ha avviato la procedura dell’articolo 7 nel 2018. La mancanza di un’azione decisiva da parte dell’UE ha contribuito all’emergere di un “regime ibrido di autocrazia elettorale”, affermano i deputati. Deplorano l’incapacità del Consiglio di compiere progressi significativi per contrastare l’arretramento democratico e sottolineano che l’articolo 7, paragrafo 1, non richiede l’unanimità per identificare un chiaro rischio di grave violazione dei valori dell’UE, né per formulare raccomandazioni e scadenze concrete. Ogni ulteriore ritardo nell’agire in base alle norme dell’articolo 7 per proteggere i valori dell’UE in Ungheria, avverte il testo, equivarrebbe a una violazione del principio dello Stato di diritto da parte del Consiglio stesso.

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